24 apr 2009

Voi e solo voi.


Voi e solo voi siete i colpevoli.
Voi che leggete ogni giorno il blog di Grillo, di Travaglio, di Di Pietro. Voi che guardate Annozero il giovedi e Report la domenica. Voi che riempite i palazzetti quando passa Grillo e i teatri quando passa Travaglio. Voi che avete letto i libri di Saviano, Gomez, Barbacetto, Beha, Ricca. Voi che ascoltate De Andre o Gaber. Voi che avete un capo espriatorio buono per ogni occasione: Berlusconi, la mafia, il razzismo, la chiesa, i politici, la stampa. Voi che sapete ma non fate nulla. Voi, siete la benzina di questo sistema.
Qualcuno proclamo: 'il silenzio e' mafioso'. Aveva ragione. Voi lo avete ascoltato, lo avete applaudito, lo avete osannato, lo avete visto su youtube ma siete rimasti in silenzio. In silenzio a lavoro, in silenzio con gli amici, in silenzio a casa. Voi siete i mafiosi, voi siete i corrotti e i corruttori, voi siete la vera casta. Il silenzio e' la vostra moneta, la sopravvivenza e' il vostro premio.
Voi che v'indignate alla ennesima malefatta del politico di turno ma non andate a chiederne spiegazioni. Voi che vi vergognate del TG1 dell'audience ma continuate a pagargli il canone. Voi rivoluzionari da tastiera, lamentatori certificati, protestanti virtuali di problemi reali.
Io sto parlando a voi. Parlo a te che stai leggendo queste righe seminate nella blogosfera.
Arrivera un giorno in cui il Silenzio ti uccidera, ti portera via il lavoro, gli affetti e i risparmi di una vita e allora sara troppo tardi per urlare.

Matteo Pellegrini





15 commenti:

  1. Dai un'occhiata al resto del blog. Ti sara difficile trovare il mio silenzio..

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  2. Infiltrato o rosicone ?

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  3. Vivo in America e mi par di capire che tu vivi in UK giusto?

    Ho usato il ditto in questo senso:

    http://www.answers.com/topic/ditto

    per rafforzare quello che hai detto tu.

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  4. Ditto in inglese significa sono d'accordo con te, confermo cio' che hai detto.

    Pace?

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  5. Si vivo a Londra da circa 3 anni.
    Avevo preso il ditto come un 'lo stesso vale per te'
    Il mio invito rimane sempre il solito, meno commenti e piu telefonate.
    Per qualsiasi idea suggerimento critica mi puoi scrivere a mauriziomigliora@googlemail.com

    Grazie

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  6. Ti assicuro che io in silenzio non ci sono mai restata e spesso mi sono messa nei guai al lavoro (quando lavoravo in Italia) e fuori per le mie proteste rumorose. Ora vivo qui' in USA dove per fortuna le cose vanno abbastanza bene e dove se qualcosa non va non sono l'unica a ribellarsi. Qui' se un semaforo non funziona l'amministrazione viene inondata di email e telefonate finche' il suddetto semaforo non viene riparato, e questo solo per farti un esempio. Se io mi permetto di passare col rosso vengo immediatamente rincorsa dall'atomobilista dietro di me per essere "cazziata" a dovere ed eventualmente denunciata alle autorita' competenti. In Italia invece vige il silenzio omertoso, un silenzio che fa male a tutti, per prima a noi stessi.
    Se scorri un po' i post del mio blog noterai che in qualche mio post sono abbanstanza incazzata col mio paese di origine e con i miei compaesani per questo e mi sono piu' volte ribellata a questo silenzio. Inutilmente purtroppo. Tutti (nei commenti) sanno dire "brava, bravissima, hai fatto bene, hai fegato! ma nessuno sa fare lo stesso! Bel popolo di pecoroni quello degli Italiani!".

    Io non posso telefonare in Italia per via del fuso orario. Quando loro sono al lavoro io sono in ufficio e quando torno a casa loro sono a letto.
    Il sabato e la domenica gli uffici in Italia sono chiusi. Inoltre per me sapere quello che succede oltreoceano e' un tantino piu' difficile. E questo tutto sommato mi fa piacere, almeno non mi faccio il sangue amaro, almeno non troppo.

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  7. Ciao Dora,

    non ho mai voluto insinuare il silenzio di nessuno. tantomeno di una persona che si prende la briga di leggere e commentare i miei post. Sono stato anche io in USA per un po' quindi so di cosa parli, e cmq appena esci dall'italia che sia usa, uk o francia gia si nota la netta differenza nei i rapporti cittadino-istituzioni.
    Io penso che incazzarsi su un blog ormai non serve a nulla se non a farsi il sangue amaro appunto. Penso inoltre che una email o un fax si possa mandare da qualsiasi parte del mondo. Molte volte e la sfiducia nei propri mezzi che ci aggancia al treno dell indifferenza. Ma come avrai potuto notare dalle mie telefonate ed email ognitanto qualche risultato si ottiene.

    Infine vorrei ricordarti che siamo dei privilegiati: non viviamo in italia, la nostra opinione pubblica non e' inquinata della tv e stampa italiana e parliamo due lingue che ci permettono di avere acesso a molte piu informazioni di un italiano medio.

    Magari per il discorso del fuso orario potresti interpellare i consoli italiani o l'ambasciata.

    Io il sangue amaro me lo faccio ogni volta che guardo una cartina geografica e mi rendo conto che l'italia potrebbe essere veramente il paese piu bello al mondo.
    Come lo e' stato per centinaia di anni..

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  8. Questo pezzo di Matteo Pellegrini è assolutamente qualunquista e non lo condivido per niente.

    Non siamo tutti nati piero ricca.

    Lodevole è il cittadino consapevole che cerca in tutti i modi di informarsi. Pretendere che tutti vadano in giro col megafono è pura utopia e accusare di colpa chi non lo fa mi pare decisamente azzardato.

    Saluti
    Alain De Carolis
    www.alain.it

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  9. io non sono Piero Ricca ne il suo megafono. Io non sono Marco Travaglio ne la sua penna. Io non sono Beppe Grillo ne i suoi post.
    Io sono Matteo Pellegini e non vivo piu in Italia Io uso le email, il telefono, la voce.
    Io sono un cittadino qualunque che ha deciso di combattere il silenzio. Prima che il silenzio sia la sua tomba.
    La vera utopia e' pensare di risolvere i problemi veri con un commento su youtube o un gruppo su facebook.

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  10. Anche io non vivo in Italia ed anche io uso gli stessi mezzi per combattere il silenzio (mi hai anche linkato)

    Ognuno deve contribuire alla causa come può, con quello che può.
    Chi sa cantare canti, chi sa scrivere scriva, chi sa parlare parli, chi sa solo leggere che almeno LEGGA.

    Non mi pare quindi logico, tantomeno opportuno, accusare di essere causa del male chi ha sete di verità e cerca di informarsi utilizzando canali alternativi.

    Saluti da New York
    Alain De Carolis

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  11. @ Alain

    supponiamo che dietro casa tua stia avvenendo uno stupro di una ragazzina. supponiamo che tu passi da quelle parti per sbaglio o perche lo hai sentito alla radio. supponiamo che tu guardi lo stupro in diretta secondo per secondo colpo per colpo. supponiamo che tu dopo aver assistito allo stupro dopo aver guardato negli occhi il colpevole dopo aver scoperto il nome e cognome. ecco supponiamo che tu torni a fare quello che stavi facendo prima. anzi supponiamo che quando torni a casa corri su internet a guardarti lo stupro su youtube. supponiamo che tu non faccia nemmeno una telefonata alla polizia. supponiamo che ci sia un giornalista che fa gli spettacoli a teatro raccontando nei minimi dettagli lo stupro.supponiamo che lo stupratore controlli le tv e i giornali e il fatto venga insabbiato. supponiamo che solo su internet circoli la notizia...

    L'italia e il popolo italiano viene stuprato ogni giorno da almeno 20 anni e tutti noi sappiamo i nomi, i cognomi e i volti degli stupratori.

    Voi continuate pure a guardare inermi finche la ragazzina non sara vostra sorella, la vostra fidanzata o adirittura voi stessi.

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  12. non ci sono scusanti al silenzio.il silenzio è collaborazionismo.

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  13. Io personalmente non ho piu' nessuna fiducia nelle istituzioni Italiane quindi per me fare la telefonata o mandare l'email al sindaco o a chicchessia e' una perdita di tempo. Personalmente se vedo qualcosa che non va preferisco urlare e far sentire la mia voce direttamente alla persona che sbaglia e infrange la legge. Chiamare la polizia per me e' inutile, sono convinta che non verrebbero o farebbero finta di non vedere nella maggior parte dei casi (e' chiaro non nel caso di uno stupro o forse si?)

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  14. Maurizio la tua analogia mi pare poco calzante.
    In ogni caso, in un sistema democratico, la telefonata alla polizia la puoi fare comodamente da dentro l'urna.

    Non capisco dove vuoi arrivare e chi esattamente intendi accusare.
    Toglimi una curiosità: il blog per chi lo scrivi? Io credo tu lo scriva proprio per quelli che poi accusi.

    Volendo fare un discorso qualunquista (come credo sia questo tuo particolare post) tu stesso potresti essere accusato di essere uno che se ne sta all'estero e pensa di risolvere i problemi dell'Italia facendo quattro telefonate e scrivendo qualche post.

    Chiaramente così non è. E' per questo che ti dico che ciascuno deve intervenire per migliorare le cose come può e con quello che ha a disposizione.
    Non mi pare giusto attaccare i lettori di essere loro la causa del problema Italiano. Loro che magari il giorno dopo lo raccontano ad un amico, ad un collega, ad un parente. Loro che poi vanno a votare e non rivotano Berlusconi.

    Saluti

    Alain

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