20 set 2009

Gli erori col mitra




I fatti: sei ragazzi vengono uccisi durante una missione di pace in afghanistan in un attentato talebano.
Le reazioni: cordoglio da parte della politica, del presidente della repubblica, lutto sulla stampa etc etc.

Bene, proviamo a rifletterci su senza tanti condizionamenti di sorta. Premetto che io, cosi come la costituzione italiana, ripudio la guerra come atto di offesa. Siccome non mi risulta che i talebani, gli afghani o l'esercito (esiste?) afghano sia mai minimamente stato responsabile della morte di alcun italiano in patria. Ma nemmeno all'estero, dedumo che se non c'è offesa non può esserci difesa. Semplicemente il governo berlusconi, ma anche il governo prodi per quel poco che ha potuto, hanno deliberatamente mandato migliaia di militari italiani per assecondare le passioni imperialstiche di bush. E probabilmente per mostrare all'alleato americano che noi ci siamo sempre, sia mai che un giorno avessimo bisogno dei marines per far fuori qualche libico o serbo.

Ora, in italia, abbiamo lo strano vizio di chiamare truppe armate guidate da soldati addestrati ad uccidere, missioni di pace. Un po' come chiamare vescovi, i preti, i fedeli, i sacrestani, i sacerdoti atei. Quindi, nessuna missione di pace. Un militare non sa cosa sia la pace. Un militare sa come uccidere. Un militare sa come sconfiggere il nemico. Un militare al massimo sa come piazzare mine anti-uomo o guidare aerei dotati di bombe atomiche. Questo si. Ad un militare la parola pace confonde le idee. Insomma, non vi meravigliereste voi se domani si presentasse un idraulico a casa vostra per ripararvi il lavandino con un mazzuolo e della dinamite?

Io dubito che quei ragazzi mandati (certo, a me nessuno è ma venuto a bussarmi alla porta con in mano un biglietto aereo per il medio oriente e nell'altra un mitra carico) comunque diciamo 'mandati' in guerra, ignorassero il fatto che in guerra si muore. Altrimenti che guerra sarebbe senza morti? Diciamo che fa parte del gioco. Cosi come un trader in borsa sa che puo rischiare di perdere soldi o un giocatore di calcio sa che puo rischiare di rompersi i legamenti del ginocchio. Nulla di strano direi. Quindi di cosa ci meravigliamo? Soprattutto, perchè viene indetto il lutto nazionale per un evento tutto sommato normale? Perchè la stampa pubblica pagine intere sul caldo d'estate e il freddo d'inverno e i morti in guerra?

Qualcuno poi ha anche il coraggio di chiamarli eroi. A me, che sono ingenuo, la parola eroe invece ricorda altre persone. Ad esempio Paolo Borsellino, Giovanni Falcone, Pippo Fava, Peppino Impastato, Giorgio Ambrosoli, Giuseppe Alfano, Don Diana, Paolo Pasolini...

Certo, nessuno li aveva mandati dall'altra parte del mondo a smitragliare 13enni o dato una divisa verde imbottita. No, sono morti per proteggerci da un esercito che parla la nostra lingua, vive nel nostro paese e troppe volte si è seduto e si siede ancora nel parlamento italiano.

Questi sono gli eroi da commemorare oggi, domani e ieri, tutto il resto è patriottismo demente.