2 ott 2009

Scudo Fiscale: i complici



Ciao Beppe,
sono un avvocato e, leggendo la normativa relativa allo scudo fiscale, mi sono accorto di una cosa:
Il soggetto intermediario deputato a curare la pratica di rimpatrio, non è assolutamente tenuto a verificare la corrispondenza al vero di quanto dichiarato dal soggetto rimpatriante.
Mi spiego meglio: all'atto del rimpatrio del danaro (facciamo questo caso perchè è quello più importante) il signor Rossi dovrà presentare un'autocertificazione in cui dichiara di voler rimpatriare x milioni di euro. Dichiarerà che tali somme erano già all'estero alla data del 31 dicembre 2008 e l'intermediario non avrà alcun obbligo di verificare l'esattezza di tale dichiarazione.
Inoltre il rimpatrio potrà avvenire o tramite bonifico a favore dell'intermediario o tramite rimpatrio "a mano" trasportanto i valori dalla frontiera.
Questo cosa significa, dirai tu? Significa che ora che si ha la certezza di questo maxi-condono, oltre ai soldi che effettivamente si trovano all'estero alla data del 31 dicembre 2008, si potranno riciclare (pardon, rimpatriare, scusami il lapsus freudiano) anche soldi detenuti in Italia! Sappiamo tutti che non ci vuole molto per fare uscire soldi contanti dall'Italia (altrimenti come ci sarebbero questi ipotetici 300 miliardi da scudare?). Basterà recarsi con il malloppo in una banca estera, aprire un conto e depositare le somme, et voila, un giorno dopo si potranno rimpatriare. O, addirittura, potranno essere riportati passando direttamente per la frontiera, con la propria bella autocertificazione (povero Bassanini, quando l'ha introdotta penso non immaginasse gli usi criminosi che se ne sarebbero fatti) e gli agenti faranno anche un bel saluto al Nostro prode rimpatriatore!
Penso sia la ciliegina sulla torta del più grande riciclaggio di stato di tutti i tempi.

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Ok allo scudo fiscale: decisive le assenze nel Pd
Gli assenti. Tra gli assenti, l'Idv Aurelio Misiti, i Pd Ileana Argentin, Paola Binetti, Gino Bucchino, Angelo Capodicasa, Enzo Carra (motivi di salute), Lucia Coldurelli, Stefano Esposito, Giuseppe Fioroni, Sergio D'Antoni (che fa sapere di essere ricoverato in ospedale), Antonio Gaglioni, Dario Ginefra, Oriano Giovanelli, Gero Grassi, Antonio La Forgia, Marianna Madia (anche per lei motivi di salute), Margherita Mastromauro. Ed ancora: Lapo Pistelli con Linda Lanzillotta e Giovanna Melandri ("eravamo a Madrid per il Pd"), Massimo Pompili, Fabio Porta, Giacomo Portas. Nell'Udc gli assenti erano Francesco Bosi, Amedeo Ciccanti, Giuseppe Drago, Mauro Libè, Michele Pisacane, Salvatore Ruggeri.

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misiti_a@camera.it,
argentin_i@camera.it,
binetti_p@camera.it,
bucchino_g@camera.it,
capodicasa_a@camera.it,
carra_e@camera.it,
coldurelli_l@camera.it,
esposito_s@camera.it,
fioroni_g@camera.it,
dantoni_a@camera.it,
gaglione_a@camera.it,
ginefra_d@camera.it,
giovanelli_o@camera.it,
grassi_g@camera.it,
laforgia_a@camera.it,
lanzillotta_l@camera.it,
madia_m@camera.it,
mastromauro_m@camera.it,
melandri_g@camera.it,
pistelli_l@camera.it,
pompili_m@camera.it,
porta_f@camera.it,
portas_g@camera.it,
bosi_f@camera.it,
ciccanti_a@camera.it,
drago_g@camera.it,
libe_m@camera.it,
pisacane_m@camera.it,
ruggeri_salvatore@camera.it

Gentile Onorevole,

Cosi come riportato da tutti i principali quotidiani online risulta che Lei e' stato assente alla votazione sullo scudo fiscale alla camera in data 02.10.09.

Senza accampare scuse scolastiche, ce le risparmi per cortesia, vorrei sapere con quale faccia si presentera' alle prossime elezioni chiedendo la nostra fiducia se nemmeno e' in grado di schiacciare un pulsante per votare contro una legge che agevolera', casomai ce ne fosse ancora bisogno, la criminalita, gli evasori e attirera' nel nostro paese altri delinquenti da tutte le parti del mondo.

Un elettore informato e indignato.

Maurizio Migliora

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GIOVANNA MELANDRI

Gentile,

non voglio accampare nessuna difesa scolastica, l'On. Melandri è, per conto del PD, a Madrid per un Convegno organizzato dai socialisti spagnoli, impegno preso mesi addietro. Sul fatto che le assenze abbiamo consentito l'approvazione dello scudo fiscale, mi permetto di farle notare che l'attuale maggioranza, godendo di un enorme vantaggio, sa bene quanti suoi deputati tenere in aula per approvare un provvedimento. Le uniche occasioni in cui sono "andati sotto" sono state su votazioni a scrutinio segreto, dove in seno alla stessa maggioranza sono emerse posizioni difformi.
Cordiali saluti

Federico Mento

Gentile Dott. Mento,

in merito alla sua celere risposta mi sorgono naturali due semplici osservazioni:

1 e' piu importante il convegno dei socialisti spagnoli o la presenza parlamentare soprattutto in votazioni come questa di oggi?

2 se, come dice Lei "la maggioranza godendo di un enorme vantaggio, sa bene quanti suoi deputati tenere in aula per approvare un provvedimento." Sarebbe cosi gentile da spiegarmi a cosa serve dunque l'opposizione? Apparte quello di farsi grande vanto in tv dichiarandosi contrari, anzi contrarissimi, allo scudo e poi non andare nemmeno a votare?
Forse anche lei e' d'accordo con Berlusconi quando dice che il parlamento e' inutile?

Cordialmente,

Maurizio Migliora

Gentile,
purtroppo il ruolo dell'opposizione è mortificato da numeri tali che non consentono alcunché. Le ripeto, si tratta di un impegno preso ed organizzato diverso tempo addietro, molto prima che arrivasse in aula il provvedimento, la cui votazione finale, per altro, era prevista per la giornata di ieri. L'assenza dell'Onorevole non è imputabile, dunque, a lassismo, bensì ad un altro impegno. Mi spiace sinceramente che una persona sempre generosa nel suo lavoro, come Giovanna, sia fatta oggetto di critiche eccessivamente ingenerose.
Restando a sua disposizione per ogni ulteriore chiarimento, la saluto cordialmente.

Gentile Dott. Mento,

prendo atto della Sua/Vostra posizione e ribadisco che a mio parere la conferenza socialista poteva (doveva?) essere rimandata o disattesa dall'On. Melandri per partecipare all'importantissima votazione odierna.
Le ricordo infine che l'On. Melandri non viene da noi retribuita per presenziare convegni all'estero in giorni lavorativi, ma per adempiere al mandato elettorale, che in questo caso imponeva la presenza in parlamento.

Distini Saluti

Maurizio Migliora

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SERGIO D'ANTONI

Gentile dottor Migliora,
Le scrive Alessandro Potenza, assistente di Sergio D'Antoni. Prima di lanciare sentenza, dal momento che si reputa un elettore informato, forse avrebbe potuto chiedere, anche a questo indirizzo, i motivi della sua assenza. La domanda sarebbe stata legittima così come doverosa sarebbe stata la risposta. Ad ogni modo, le comunico che D'Antoni non ha potuto votare perché da lunedì ha dovuto sottoporsi a ricovero urgente per accertamenti medici presso la clinica univeritaria Sant'Orsola Malpighi di Bologna. Se pensa che sia una "giustificazione scolastica" può sempre verificare al suddetto istituto. Ad ogni modo, per fale capire il suo pensiero su questo decreto-scandalo, le allego un fondo pubblicato questo stesso lunedì da Europa.

Cordialità,

Alessandro Potenza


Gentile Dott. Potenza,

e' vero, tutti i giornali riportano la dicitura (che fa sapere di essere ricoverato in ospedale) accanto al nome dell On. D'Antoni.
Non dubito della buonafede di tale notizia e la prego di portare allo stesso i miei auguri di pronta guarigione, magari in tempo per votare contro le prossime leggi delinquenziali che questo governo non manchera' di proporre sarebbe buona cosa.

Distinti Saluti

Maurizio Migliora

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STEFANO ESPOSITO

Ero assente già Martedi per problemi di salute, ho sceto di andare mercoledì a votare la fiducia, sono intervenuto per garantire l'ostruzinismo giovedì ma purtroppo avendo violato il parere medico che mi imponeva riposo assoluto per 10gg giovedì sera ho dovuto mollare e adesso starò fermo per 20gg. Mi dispiace non esserci stato ma non sono un robot. Potrà verificare quanto Le dico, compreso il mio rientro alla Camera non prima del 20 ottobre.
Grazie.
Boanasera.


Gentile On. Esposito,

mi dispiace molto che lei debba stare fermo 20 giorni per aver violato il parere medico essendosi presentato in parlamento per votare contro la fiducia.
Certo, forse era meglio riposarsi il giorno della fiducia, dove notoriamente la maggioranza vota compatta, e presentarsi oggi per l'approvazione dello scudo che poteva essere respinto con solo 20 deputati in piu di quelli presenti. Ma tant'e!

Mi chiedevo inoltre, se non le e' di troppo disturbo, se potesse spiegarmi come funzionano le retribuzioni dei giorni di malattia da parlamentare.

Distinti Saluti

Maurizio Migliora

Sinceramente non so come funzioni la retribuzione dei giorni di malattia, questa è la mia prima volta che faccio mutua, francamente non credo che vari ma il prossimo mese posso informarla. Sul resto la sua opinione è rispettabile ma le scelte spettano a me e io ho ritenuto di farle come le ho detto e me ne assumo l'onere.

On. Stefano Esposito


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ANGELO CAPODICASA

Gentile signor Migliora,

rispondo volentieri alla Sua cortese e-mail.
Nei giorni scorsi sono stato colto da un grave malore, al seguito del quale sono stato ricoverato al reparto rianimazione ed al reparto terapia intensiva presso l'Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Le mie condizioni di salute, mio malgrado, non mi hanno consentito di partecipare ai lavori parlamentari ed alle votazioni di oggi.
Tale notizia era nota ai maggiori organi di informazione che hanno ritenuto di non darne conto. Così come mi stupisce molto che i principali quotidiani online, compresi quelli da cui Lei ha assunto tale notizia, non abbiano ritenuto di verificare i motivi della mia assenza prima di pubblicare il mio nome nell'elenco degli assenti al momento del voto.
Spero che voglia considerare tali motivi sufficienti per giustificare la mia assenza dai lavori dell'Aula. E che voglia girare la Sua indignazione a chi Le ha fornito una informazioni tutt'altro che corretta. Questa vicenda, come dimostra l'assenza motivata mia e di altri colleghi, viene ingiustamente usata strumentalmente per attaccare il Pd, che ha svolto una dura campagna contro questo provvedimento vergognoso.

Cordiali Saluti

Angelo Capodicasa


Gentile On. Capodicasa,

i principali quotidiani online che consulto, oltre alla sua assenza odierna, riportano quanto segue:

"Sarà dimesso oggi pomeriggio dall'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento l'ex presidente della Regione, Angelo Capodicasa dopo due giorni di ricovero in seguito ad una intossicazione alimentare....."

Datato 28 settembre 2009

Quindi, a meno che lei non voglia smentire tale notizia, era perfettamente in grado di recarsi a Roma per adempiere ai suoi doveri da parlamentari, largamente retribuiti con le nostre tasse.
Soprattutto in un'occasione come quella di oggi che giustamente Lei ha definito vergognosa.

O forse e' piu' vergognoso tradire la fiducia degli elettori usando la puerile scusa del ricovero durato 2 giorni dalla quale e' stato dimesso con ben 5 giorni fa?

Distinti Saluti

Maurizio Migliora

Anch'io ho letto,mentre ero ancora ricoverato, giornali che mi davano gia'"dimesso"dall'ospedale.non prendete le notizie di stampa come fossero la bibbia!sono stato dimesso la sera del 30,ancora con la pressione a 90 e ritmo cardiaco a 30-32 battiti al minuto e 5 chili perduti in 5 giorni come conseguenza di uno choc anafilattico da intossicazione alimentare.si informi presso il reparto di terapia intensiva dell'osp di agrigento.saluti.*.capodicasa

Gentile signor Migliora,

spero che da questa vicenda voglia trarre un qualche insegnamento e smetterla di consultare i principali quotidiani online che le forniscono una informazione tutt'altro che corretta e completa. Non ho avuto una intossicazione alimentare! Magari si fosse trattato di questo. Sono stato colpito da una violenta reazione allergica dovuta all'ingestione di tonno. I professionisti a cui lei si affida per ottenere informazioni hanno ritenuto che siccome il mio malore è stato seguente all'assunzione di tonno si trattase di intossicazione alimentare. Spero sarà indulgente con me e non pretenderà che mentre ero ricoverato in terapia intensiva mi dovessi occupare di smentire le castronerie scritte su qualche blog. Purtroppo si è trattato di qualcosa di molto più grave. Ho rischiato di morire, non si è trattata di una semplice intossicazione alimentare.
Come le ho detto, nella e-mail precedente - sono stato ricoverato al reparto rianimazione sabato e sono rimasto in terapia intensiva fino a martedì. Non si va in terapia intensiva per una intossicazione alimentare. Non mi sono ristabilito completamente. La reazione allergica mi ha provocato un pesantissimo scompenso circolatorio. Adesso sono a casa, ma tutt'ora ho 40 pulsazioni al minuto, la pressione bassissima, non riesco a stare in piedi e ho le flebo al braccio. Spero che consideri tale condizione sufficiente per giustifcare la mia assenza. Allo stesso tempo le chiederei di giudicare con lo stesso metro l'assenza di professionalità dei giornalisti che hanno scritto quelle notizie non corrette. Il ruolo della stampa non è meno importante di quello dei parlamentari, spero che vorrà, con la stessa indignazione, chiedere loro conto del loro comportamento inqualificabile. Mi chiedo come si possano scrivere tali notizie senza uno straccio di verifica. Poi mi chiedo pure se questi presunti professionisti che hanno inserito il mio nome fra gli assenti nella votazione sullo scudo fiscale abbiano scritto, nei giorni precedenti, qualcosa contro la vergonga dello scudo fiscale.

Cordiali Saluti.

Angelo Capodicasa

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ANTONIO LA FORGIA

Gentilissimi,

non ho partecipato alle votazioni concernenti lo “scudo fiscale”

per ragioni di salute: sono purtroppo assente dalle attività della Camera da circa tre mesi a causa di problemi alla colonna vertebrale che riducono a pochi metri la mia capacità di movimento.

Detto questo mi permetto di aggiungere che ho molto apprezzato la vostra iniziativa. Uso il plurale perché siete davvero in tanti e spero che ciò giustifichi presso ciascuna/o di voi una risposta non personale.

L’ho molto apprezzata perché rompe quel muro di disprezzo che sento circondare la generalità dei parlamentari ed applica la forza e la passione di chi “chiede conto” per aprire una breccia.

Di questo desidero ringraziarvi.

Cordialmente , vostro Antonio La Forgia deputato del PD

Bologna, 2 ottobre 2009


Gentile On. La Forgia,

detto con molta franchezza, la lettera appena ricevuta non fa che aggravare la sua posizione.
Non solo non si presenta ad un voto importantissimo, ma non partecipa ai lavori parlamentari da ben 3 mesi!! Suppongo percependo ugualmente il lauto stipendio da parlamentare, mi corregga se sbaglio.
Non le pare sia il caso di lasciare il suo posto a qualcuno di piu giovane o se non altro meno cagionevole che possa onorare il mandato elettorale ed opporsi a questo governo criminogeno?
Apprezzo il suo invito a 'chiedere di conto', e proprio per questo Le chiedo di dimettersi dal ruolo di parlamentare visti i suoi impedimenti fisici.

In attesa di una Sua risposta.

Maurizio Migliora

con altrettanta franchezza devo dirle che neppure la sua sacrosanta
indignazione giustifica un giudizio così insensibile ed offensivo.
la prego solo di contare fino a dieci, di riflettere un attimo, prima di attribuire questa mia risposta al mero interesse per la "poltrona", la forgia

Gentile On. La Forgia,

mi dice Lei in quale azienda privata o statale le sarebbe permesso di assentarsi per 3 mesi consecutivi dal lavoro e nonostante ciò ricevere lo stipendio e non essere licenziato?
Mi spiega inoltre quale è stato il suo apporto alla politica negli ultimi 3 mesi, se non quello di promulgare, grazie anche alla sua assenza, lo scudo fiscale. Probabilmente il riciclaggio di stato più grosso di tutti i tempi!
Se veramente le stesse a cuore la politica lascerebbe la poltrona a qualcuno che possa fare opposizione in parlamento, che, in tempi come questi, Lei sa meglio di me che è un'attività più che necessaria.
Rimane il dolore per aver votato un partito che ha fatto più opposizione in TV che nelle sedi appropriate.
Ma stia sicuro che al prossimo giro ricorderò.

In attesa di una Sua risposta

Maurizio Migliora

Lei mi chiede una risposta ma al tempo stesso mi dice che l'unica risposta
per lei accettabile sarebbe ricevere copia della mia lettera di dimissioni.
posso solo pregarla di concedermi il beneficio del dubbio e domandarsi
se la mia passione non possa essere per la politica piuttosto che per
la poltrona. quanto alle lettere di dimissioni le assicuro che so scriverle:
nel 1999 ero presidente della regione emilia-romagna e mi dimisi per
poter partecipare, con parisi e con prodi, alla costituzione dell'"asinello".
comprendo la sua rabbia e non le porto rancore, ma le sue parole mi
hanno fatto male, se ne rallegri se vuole, e non riesco a salutarla con
cordialità. la forgia

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FABIO PORTA

L’On. Fabio Porta, deputato eletto nella Circoscrizione Estero (America Meridionale), membro della Commissione Esteri e Vice Presidente del Comitato Permanente della Camera dei Deputati sugli Italiani all’Estero, ha partecipato dal 1 al 3 ottobre alla Commissione Continentale del Consiglio Generale degli Italiani all’Estero per l’America Latina, svoltasi a Santiago (Cile).
Si tratta di un appuntamento annuale del maggiore organismo di rappresentanza delle nostre collettività residenti nel mondo; alla commissione erano presenti una delegazione del Senato (Senatori Bertuzzi, PD e Monti, LN) e della Camera (Onorevoli Porta, PD e Angeli, PDL).

Roma, 3 ottobre 2009

Ufficio Stampa On. Fabio Porta

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GEROLAMO GRASSI

QUANDO AVRà IL PIACERE DI PARLARMI SENZA INSULTI LE RISPONDERO E DOVRA CHIEDERMI SCUSA

Gentile On. Grassi,

non mi risulta, nella precende email, di aver offeso nessuno. Solitamente chi si offende è chi sa' di avere qualche colpa!
Di chiedere scusa ad un politico, il quale grazie alla sua assenza, ha agevolato la promulgazione della legge sul riciclo di stato più grosso di tutti i tempi ne faccio volentieri a meno. Così come farò volentieri a meno di esprimere la mia preferenza per il gruppo politico al quale appartiene durante le prossime elezioni.
Sempre che Lei abbia il coraggio di ripresentarsi.

Distnti Saluti

Maurizio Migliora