19 gen 2010

L'arma segreta del Popolo Viola



Caro diario,

l'altro giorno, sabato, sono andato al primo meeting POPOLO VIOLA del nuovo anno, anche se di nuovo non c'era nulla o quasi. L'accoglienza è stato un caloroso "Ma che ci fa questo qui?!?" Appunto, che ci faccio io lì?
La location è una grossa stanza di un piccolo pub vicino a Regent's Park, le luci sono così suffuse che uno potrebbe pensare di essere ad un raduno segreto di rivoluzionari francesi. Invece siamo al DECADE MEETING del POPOLO VIOLA LONDON. Vabbè, bisogna anche sapersi accontentare nella vita caro diario!
Ricambio il caloroso saluto e mi metto a sedere con umiltà in mezzo agli organizzatori del NBD, quelli che contano insomma, non che volessi passare come uno che conta anche io, è che non c'erano altri posti liberi.
Le prime frasi che sento sono degli autoelogi per la manifestazione del 5 dicembre, il gruppo più numeroso fuori dall'italia, il gruppo più organizzato etc etc. Certo, l'autostima è già qualcosa, anche se io mi ricordavo che a Barcelona erano più di 1000 e a Londra nemmeno 500, ma tanto chi vuoi che lo venga a scoprire? Dopo altri 10 minuti di celebrazioni si passa al punto del giorno: il sit-in del 30 gennaio in difesa della costituzione. La stessa costituzione che il cattivo dei cattivi: in arte Silvio Berlusconi, vorrebbe modificare a propria immagine e somiglianza. Tutto questo intervallato da interventi di altri rivoluzionari seduti di fronte a me. C'è il fumettista che vive nella chiesta sconsacrata e la geek che sà tutto di google, facebook e twitter, il giornalista che si propone come capo ufficio stampa e altro ancora. Passano almeno 80-90 minuti, durante i quali mi sorbisco in religioso silenzio tutti i dettagli tecnici di gmail, yahoo, client, server e annessi, prima che possa spiegare, o almeno tentare di spiegare, cosa ci facevo lì.
Parto subito male dichiarando che Berlusconi, purtroppo, non è il problema dell'Italia ma invece credo che siano gli italiani. Mi sento come un bestemmiatore in chiesa accompagnato da 2 donne seminude. Cerco di esporre il più possibile il mio punto di vista sugli obiettivi che potrebbe avere il gruppo, ad esempio risvegliare le sopite coscienze degli italiani, smettere di lamentarsi, smetterla di dare adosso a B, cercare strumenti di lotta non tradizionali, dare un punto di vista diverso sull'informazione travagliesca etc etc. La folla inizia a surriscaldassi, a fare domande e capita qualche cenno d'approvazione con la testa. Sennonchè sul più bello mi viene democraticamente tolta la parola e sempre democraticamente mi rimetto a sedere. Qualcuno mi avvicina subito per strappare qualche dichiarazione sottovoce, ma bisogna ascoltare gli altri.
La pausa arriva dopo altri 30 minuti di ufficiostampa-ufficiotecnico-ufficiopr. Mi guardo intorno un po' spaesato. Vengo avvicinato da un ragazzo dai capelli lunghi che senza dare troppo nell'occhio mi dice "Bravo, hai detto cose giuste!" non faccio in tempo a ringraziarlo che ne arriva un altro, dopo 5 minuti mi sento come Gesù in mezzo agli apostoli, solo che non ho fatto neanche un miracolo.
La seduta riprende e uno di quelli che conta mi promette di darmi ancora spazio. Quando si dice la fortuna. Dal fondo della sala spunta un ragazzo in buona salute che prende subito la parola. Bene, dico tra me e me, questo avrà qualcosa d'importante da dire. Invece è un politichino dell IDV Londra, uno che sa come usare le parole a differenza mia. Ti giuro, caro diario, che gli ho preso il tempo: 23 minuti netti per esprimere un concetto articolatissimo; pianificare insieme a quelli che contano del POPOLO VIOLA il calendario dei meeting-manifestazioni-conferenze. 23 minuti! Alla fine del discorso solo per il peso deli bicchieri di birra gli applausi rimangano ingolfati nei polsi, ma si vede che la folla è estasiata.
L'attenzione inzia a calare, se non altro la mia. Inizio a pensare a tutto fuorchè l'italia, berlusconi e il sit-in del 30 gennaio davanti all'ambasciata. Mi risveglio dal soave riposo quando d'un tratto sento la seguente affermazione "FONDAMENTALE E' TWITTER" Cerco di capire da dove arrivi questo lampo di genio, ma il dubbio si dipana subito quando vedo la ragazza con la maglietta rossa che tutte le volte che guardavo nel gruppo aveva la parola, anzi quintali di parole.
Certo, caro diario, come abbiamo fatto a non accorgercene? Noi poveri sognatori, attraccati ad un passato antiatomico fatto di idee ed ideali. La panacea dell'italia non è altro un uccellino blu di 140 caratteri. Sono piacevolmente sconvolto! Adesso che abbiamo l'arma segreta mi aspetto da un momento all'altro che qualcuno scoppierà in lacrime e tutti inizieranno ad abbracciarsi, toccarsi e perchè no baciarsi! Forse sarà stata la modestia ma non nessuno si è abbracciato. Vabbe, penso, gli ci vorrà un po' di tempo prima di realizzare che i tempi buii e freddi del Berlusconismo sono ormai un brutto ricordo grazie al fondamentale TWITTER. Fondamentale, caro diario!
Probabilmente per la legge di Murphy, riesco a prendere la parola di nuovo. Visto la democratica durata del mio intervento precedente vado subito al sodo: "La manifestazione in difesa della costituzione andrebbe bene in un paese semi-normale". A qualcuno scappa un sorriso. "Le manifestazioni non servono a nulla, fanno parte del gioco" Iniziano i primi brusii "State solo perdendo tempo!!" Mi arrivano così tante parole insieme che non riesco a ricordamene nemmeno una. Anzi una me la ricordo "E allora stai a casa!!"
Forse, caro diario, dovevo postare un aggiornamento su TWITTER, avrebbe avuto un impatto fondamentalmente diverso.
Vengo nuovamente defenestrato dall'agorà. Qualcuno mi accusa di non essere capace di vendere le mie idee. Come se la mi fortuna non fosse proprio quella di saper vendere di tutto a persone mai incontrate in vita mia. Come se io fossi andato li per convincere qualcuno. Come se le idee dovessero essere valutate in base al contenitore o peggio ancora al venditore! In realtà, ora che ci penso, in italia è pieno di gente che si fa vendere le idee da un omino della brianza da almneo 15 anni.
Ma io credevo che (cit.) il minimo comune denominatore del gruppo fosse l'antiberlusconismo.
Mi rimetto a sedere e non mi alzerò più se non per imbarcare la porta ed uscire inosservato dal pub.

E' stato bello lo stesso.

Con Affetto

M

PS: sei pregato di crearti al più presto un account su TWITTER, è fondamentale caro diario.

2 commenti:

  1. Mi dispiace che scriva cosi', dal momento che hai detto delle cose per lo meno offensive, superficiali e con atteggiamento altezzoso e sciocco.

    Ne parliamo quando vuoi.

    Emanuele Libertini

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  2. Ehm...
    non mi sembra proprio che le cose siano andate esattamente come descritto.
    Se la memoria non mi inganna, eri stato invitato a intervenire in ogni modo che ti sembrasse consono e produttivo; nessuno ha negato la validita' delle tue opinioni, ma la maggior parte dei presenti non era d'accordo con te sul fatto che il sit in fosse una perdita di tempo. ti sembra condannabile?
    Ed e' FALSO che si tratti di puro anti-B, se ti rendi piu' attivo nell'organizzazione te ne renderai subito conto.
    opb

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